Lascia entrare Ascanio, è l'8 di gennaio .. l'Ascanio Day!
“Lascia entrare Ascanio, all’8 di gennaio, ... esce ma non rosica”
Lascia entrare Ascanio, è l'8 di gennaio...è un ritornello che in molti canteranno, nel cosidetto Ascanio Day. C'è chi lo canticchierà, e chi mente. O se non mente è perchè non lo conosce... ancora. É il tormentone che, ogni inizio anno e precisamente l’8 di gennaio, torna a farci sorridere.
Nel 2008, uno youtuber, tale Celestino Camicia, tradusse - a suo modo! - parte del testo di una canzone iraniana e il ritornello è diventato un mantra augurale che spopola sul web.La somiglianza fra le parole della canzone in farsi (lingua persia parlata in Iran, Afganistan e Tagikistan) e alcuni termini italiani, ha portato a estrarre dal testo alcuni spezzoni in realtà senza troppo senso, che hanno prodotto subito molta ilarità e una gran quantità di meme e di post sui social.
Questo tormentone ha dato luogo a diverse parodie. Una delle più divertenti è quella che appare sul canale YouTube di Le Coliche, il duo comico formato dei fratelli Claudio e Fabrizio Colica. Nel video Lascia entrare Ascanio, i due sono alle prese con la fine delle feste natalizie, felici di poter smontare albero e altri addobbi e non aver più per casa parenti e ospiti. Ma è l'8 di gennaio e qualcuno ha suonato alla porta: è Ascanio, interpretato dal conduttore televisivo e ex ospite della casa del Grande Fratello Ascanio Pacelli.
Il fenomeno che scambia il suono delle parole con altre senza senso, o cambiandone il significato, si chiama Mondegreen; nel caso di tradurre intenzionalmente parole di una canzone da una lingua all’altra, invece, si parla di Soramimi, un termine giapponese che significa “fraintendimento acustico”.
Mondegreen o Soramimi che sia, alcuni tratti della canzone in farsi vengono "tradotti" acusticamente in "Lascia Entrare Ascanio, l'8 di gennaio" e in "esce ma non rosica".
Il titolo originale della canzone “tradotta” con modalità Soramini è Pariah e chi la canta Shahram Shabpareh, nato a Teheran nel 1948, uno dei più noti cantautori e attori iraniani, prima che dai fatti che stanno sconvolgendo e massacrando l’Iran in questi tempi. Lo stesso Shabpareh è stato costretto a lasciare la patria e a vivere negli Stati Uniti dopo la rivoluzione islamica.
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