Passione Libri: Il fuoco che ti porti dentro di Antonio Franchini



Lo avevo già previsto dopo la lettura di Aggiustare l’universo di Raffaella Romagnolo che il 2024 fosse l’anno miglior in assoluto per le mie letture. E posso già confermarlo, benché non sia ancora finito. Letti tanti libri in numero assai superiore alla mia media annua: ad oggi, metà ottobre inoltrato, sono a quota 26 e per la maggior parte molto molto belli. 

Si tratta soprattutto di narrativa italiana e straniera, per lo più contemporanea con pochi casi di romanzi scritti e pubblicati in secolo scorso. Molti hanno fra loro un fil rouge che li accomuna, una tematica che -sebbene in modi e in stili diversi – li rende molto simili fra loro. È il caso di quattro romanzi letti quest’anno che vedono come protagoniste o come figure fondamentali nella vita e nel racconto del protagonista. Si tratta di Il Fuoco che ti porti dentro di Antonio Franchini, Dalla parte di lei di Alba De Céspedes, Il Ballo di Irène Nemirovsky e Da parte di madre di Federica De Paolis e parlano in modo più o meno approfondito, ma comunque centrante, di mamme particolari, ingombranti che hanno condizionato la vita dei loro figli e delle loro figlie, non sempre – anzi in questo caso direi mai – in modo costruttivo. Ecco le loro trame dei quattro romanzi su madri ingombranti che ho letto e il perché mi sono o non mi sono piaciuti. 

Il primo dei quattro romanzi su madri ingombranti letti ultimamente è Il fuoco che ti porti dentro di Antonio Franchini  . Più audio ascoltato su Audible che letto in verità. Qui di seguito la trama, dal sito di Marsilio Editore.

Il fuoco che ti porti dentro racconta la vita e la morte di Angela, una donna dal carattere impossibile. Una donna che incarna in maniera emblematica tutti gli orrori dell’Italia, nessuno escluso: «il qualunquismo, il razzismo, il classismo, l’egoismo, l’opportunismo, il trasformismo, la mezza cultura peggiore dell’ignoranza, il rancore...» Questa donna era la madre dell’autore. Il romanzo è un’indagine nella vita, nelle passioni e negli odi di una donna, alla ricerca di una spiegazione possibile. La forma è quella della commedia, il contenuto quello della tragedia. Quale esperienza manifesta o occulta, quale frustrazione, quale nascosta ferita può renderci tanto ostili, rabbiosi, refrattari a qualsiasi forma di pacificazione? Quale motivo, semplice o complesso, sta dietro la furia di Angela: la guerra che la segna da bambina? un padre morto troppo presto o una madre morta troppo tardi che le ha, a sua volta, infelicitato la giovinezza e la maturità? un atavico complesso d’inferiorità o l’appartenenza alla cultura del Meridione oppresso le cui ragioni Angela vorrebbe far valere contro l’odiato Nord usurpatore? Oppure, più semplicemente, il fuoco interno che la divora è privo di qualsiasi ragione come il cuore nascosto di un vulcano? Antonio Franchini, con maestria e misura, eccesso e discrezione, ha scritto un romanzo-memoir popolato di personaggi che circondano una protagonista sempre al centro della scena. Un’eroina eccessiva e imprevedibile, capace di alternare toni drammatici e ossessivi a momenti decisamente comici. È un racconto che mescola la commedia eduardiana al furore ctonio, l’urgenza di uno sfogo viscerale alle cadenze studiate di una messa in scena, di una vera e propria recita. 

A me non è piaciuto particolarmente. In principio ho trovato persino divertente il tono che l’autore ha dato all’opera, il modo in cui parlava di questa sua madre eccessiva, sguaita, razzista e astiosa contro tutto e tutti. Poi ho trovato la narrazione assai disturbante: comprendo benissimo che esistano persone così, come la signora Franchini, ne ho incontrate anch’io nella vita. Tuttavia a un certo punto Il fuoco che ti porti dentro mi è diventato sfiancante e a tratti anche ripetitivo. Il mio punteggio, che va da zero a cinque, è di due stelline. 

Nell’incontro del  gruppo di lettura tenutosi alla Libreria Lettera 22 e dedicato a questo romanzo di Antonio Franchini è stato molto apprezzato da più. De gustibus, direi! Qualcuno di voi lo ha letto? Che ne pensate? 






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