Gennaio, Giano e Genova... perché il primo mese dell'anno si chiama Gennaio?

 Che cosa hanno in comune la divinità latina di Giano Bifronte, il mese di Gennaio e la città di Genova? Chi era il dio Giano? Perché Gennaio è il primo mese dell’anno? E che origine ha il nome di Genova?



 
Giano è un dio della mitologia romana, rappresentato con due volti, uno alla nuca dell’altro, per questo motivo è chiamato anche Giano Bifronte. Il viso che guarda in avanti, rivolto al futuro è quello di un giovane uomo. Dietro di lui, il volto di un anziano, barbuto e accigliato, ha lo sguardo verso il passato. Non può guardare al presente, ma solo ai tempi che sono stati e ai tempi che verranno. Esistono, anche se molto più rare, rappresentazioni scultore di Giano Quadrifronte, con quattro facce, ognuna rivolta verso un punto cardinale. 
Secondo alcuni studiosi della tradizione mitologia, Giano era originario di Roma, per altri uno straniero che aveva trovato rifugio e residenza su un colle romano, poi rinominato, per l’appunto, il Gianicolo. Qui regnò per un periodo insieme a Camese, re di cui si conosce poco o niente. Il regno di Giano fu caratterizzato da ricchezza, pace, onestà e armonia. Leggenda narra che fu in questo periodo che fu inventata la moneta e la barca e a re Giano si deve la civilizzazione di alcuni popoli laziali che vennero integrati. Questi, una volta morto, resero Giano una divinità vera e propria. Diverse le leggende legate a Giano Bifronte come dio. Una, fra tutte, narra che fu lui a proteggere Roma dalla conquista sabina, impedendo che quest’ultimi arrivassero al Campidoglio. Giano Bifronte fece sorgere delle pozze d’acqua bollente tutto intorno al colle, mettendo in fuga gli assalitori. 


Giano Bifronte è una divinità tutta italica, esclusivamente romana, vale a dire non ha corrispondenza con un dio della mitologia greca, come capita per altri dei, come, ad esempio, Marte Ares (greco)-Marte (romano), Atena-Minerva, Zeus-Giove e via dicendo. Per la sua caratterista di bifronte, Giano Bifronte è il dio delle fini e degli inizi, dei passaggi dal vecchio al nuovo. Per questo è il protettore delle porte e delle soglie e per questo a lui è stato dedicato il primo mese dell’anno. 

Gennaio, in latino Ianuarius, prende il nome dal dio Giano (Ianus) proprio perché il mese di passaggio dal vecchio al nuovo, il mese degli inizi, delle ri-partenze, degli sguardi volti al futuro. Capodanno è il primo gennaio secondo una riforma del calendario dettata nel 46 a.C. da Giulio Cesare, che spostò l’inizio dell’anno dai primi di marzo a gennaio. Questa convenzione rimase valida per tutta la durata dell’Impero romano: successivamente, durante il medioevo, le cose cambiarono. Ogni città o stato adottò un proprio calendario secondo un personale stile di datazione. Ad esempio, in Toscana nel pisano e nel fiorentino, l’anno cominciava a Natale, il 25 dicembre. A venezia l’anno cominciava il primo marzo e al sud, in Puglia e in Calabria il primo settembre. Solo il calendario gregoriano, entrato in vigore nel 1582, mise tutti in riga: l’anno cominciava con Gennaio, il mese che prende il nome da un dio pagano, Giano Bifronte




Genova, che c’entra? Pare che, come Gennaio, anche il capoluogo ligure debba il suo nome da Giano Bifronte. Leggenda narra, infatti, che Genova con le sue due facce, una rivolta ai monti, una rivolta al mare sia inequivocabilmente equiparabile a Giano Bifronte. Inoltre il dio romano è protettore, come detto, delle porte (di ogni tipo, di accesso e uscita da casa, dalla città, dalla costa…) e Genova è considerata la Porta d’Europa sul Mediterraneo.
In verità, il nome Genova è dovuto proprio al fatto che la città sia una porta sul mare, ma nulla a che fare con Giano. In antichità, i navigatori riconoscevano Genova dalla foce del Bisagno che sbocca sul mar Ligure. La parole foce deriva da fauci, inteso come bocca, la bocca della terra che si apre sul mare. E bocca, secondo la lingua celtico-ligure parlata nell’Età del Ferro, si dice “genaua”, simile al bretone moderno dove bocca si traduce in “genou”. È quindi molto più facile che il nome Genova derivi da antiche parole che significavano bocca. 



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