19 gennaio 2025, il gioco Scarabeo compie 70 anni
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Immagine Pixabay |
Il 19 gennaio 1955 fece la sua comparsa nelle case degli Italiani lo Scarabeo, il gioco da tavola inspirato al già famosissimo cugino Scrabble. L'ideatore dello Scarabeo, Aldo Pasetti, ebbe qualche rogna quando fu accusato di plagio, ma appellandosi alle numerose differenze nel regolamento fra i due giochi la sfangò e poi si fece qualche soldino cedendo la sua creatura a Edizioni Giochi.
Cos'è e come si gioca a Scarabeo ormai lo sanno anche i sassi. Si compongono sull'apposito tabellone, delle parole di senso compiuto incrociandole fra loro. Vince chi ha composto i vocaboli più lunghi e utilizzato al meglio le lettere a sua disposizione, con il punteggio più alto.
Scarabeo è uno dei classici giochi da tavola, tipico regalo che ti capitava di ricevere per Natale o per il compleanno, dai 9 ai 99 anni. Fra gli anni 60 e i 80, prima che videogiochi, computer e cellulari invadessero le italiche abitazioni, in ogni cameretta o salotto di ogni famiglia rispettabile e non, c'era la scatola di Scarabeo in bella vista, quasi sempre in compagnia di Risiko e Monopoli. So di club e di tornei locali, regionali e nazionali dediti al gioco dello Scarabeo e so di versioni games e online. Si è aggiornato più volte l'elenco delle sigle accettate e rifiutate dal regolamento, ci sono siti e gruppi "di sostegno" per capire se una sillaba, un acronimo, un inglesismo può essere accettato come valido o meno.

Secondo me è questo che ha fatto perdere lustro e fascino al gioco. Scarabeo è un sessantaduenne arzillo, che piace ancora agli appassionati di cruciverba e giochi di parole, ma la contaminazione di Internet ne ha rovinato un po' la vera essenza. Volete mettere quando il gioco era animato da interminabili discussioni sulla validità di una sigla? Quando volevate spendere una Q o una Z da 10 punti insieme all'H da 6? Vi inventavate il DHQ, che oggi è un marchio sportivo, ma allora voi asserivate convintamente che si trattava del Dipartimento degli Hotel del Quebec o della Divisione Hostess Qatar. O giuravate sulla tomba di una vecchia prozia d'America che Zhu o Zhi o Zhe (a seconda della vocale a cui agganciarsi) era un personaggio di una famosa novella indiana scritta da Kipling. Nessuno poteva provare il contrario, senza Internet l'ombra del dubbio rimaneva e la partita o si interrompeva del tutto o te la davano per buona e si andava avanti. Bada a te, se però, quando l'avversario metteva giù la AQZY, Associazione per la Qualità dello Zucchero nello Yemen, provavi a contestare! Altri tempi!
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