Gli straordinari Befanini della Franca, ricetta segreta ... ora non più segreta
Dalle mie parti, si saluta l'arrivo della Befana e l'arrivederci alle festività con la preparazione e degustazione dei Befanini, biscotti che tradizionalmente venivano infilati nella calza, insieme a qualche caramella, a mandarini e, se la famiglia se lo poteva permettere, qualche giocattolo. Tempo fa, infatti, la tradizione voleva che, per le festività natalizie, fossero Gesù Bambino prima e la Befana dopo, a portare i doni ai bambini e questo prima dell'arrivo di quel tronfio di Babbo Natale targato Coca-Cola. Ma questo è un altro discorso!
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Immagine Pixabay |
I Befanini, dicevamo: sarò onesta, a me non piacciono e anche da bimbetta, preferivo trovare nella calza caramella e carbone (quello di zucchero, si intende!, fatto di 2%zucchero e 98% di un qualche colorante artificiale nero pece) invece che i Befanini. Da grande il gusto non è cambiato, fino a quando non ho assaggiato i Befanini della Franca, ossia la mamma del marito della sorella del papà dei miei figli. Si lo so, facevo prima a dire che Franca è la suocera di mia cognata, ma mi piace tanto fare la scema!
Di nuovo: torniamo al punto. I Befanini della Franca, sono più buoni di tutti gli altri, i più buoni del mondo. Mi sono fatta dare, anni fa, la ricetta segreta, che da oggi più segreta non sarà. Non che mi sia mai cimentata a cucinarli, preferendo di gran lunga farli preparare a lei o a chi per lei - ma con la sua ricetta! - e limitarmi a mangiarli. E "limitarmi" non è il termine giusto! Ma sapere come venissero preparati me li faceva apprezzare ancora di più.
Insomma questa è la ricetta segreta non più segreta degli straordinari Befanini della Franca. Provare per credere, a patto che ai fornelli e al forno siate bravi come la Franca, però!
Impastare mezzo chili di farina con 150 grammi di burro ammorbidito e 300 grammi di zucchero. Aggiungere, continuando a impastare con vigore, velocità e energia, 4 uova. Fate a'modo che non vengano i grumi! Aggiungere, un cucchiaino di scorza grattata di limone o d’arancia ( o di entrambi, che abbondare è meglio che deficere), una bustina di lievito, un bel pizzico di sale. E’ possibile inserire anche un bicchierino di rhum: tuttavia sia Franca, che Zia Egle, che la stessa Befana raccomandano moderazione visto che i biscotti sono destinati, come tradizione impone, ai più piccoli. Per avere un composto un po' più liscio, alla bisogna, aggiungete un po’ di latte ma poco.
Fare una palla con l'impasto e lasciare riposare in un posto fresco e asciutto o in frigo per mezz’ora. Stendere con il mattarello l’impasto fino a uno uno spessore di circa mezzo centimetro. Utilizzare le apposite formine per biscotti a tema Befana o Natale. Niente biscotti tondi o forme da biscotto tradizionali, perché se devono essere Befanini hanno da farsi riconoscere a vista, non solo dopo l'assaggio. Disporre i Befanini in una teglia imburrata, spennellare con un uovo sbattuto. A scelta si possono decorare con chicchi colorati, ma a Zia Egle non garbano e anche Franca consiglia solo un po’ di zucchero a velo e a fine cottura, non ora. Quindi infornare a forno preriscaldato 180 °C. per una ventina di minuti circa fino a quando non avranno la superficie lucida e dorata.
Lasciateli freddare, cospargeteli di zucchero a velo se volete. Sono più "boni" il giorno dopo zuppati nel caffellatte, o almeno così mi dicono. Io, i Befanini, li preferisco a merenda con il thé al limone e, se non si fosse capito, solo quelli della Franca!
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